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Oristano, ambito territoriale unico anche per i Pls

bambina dottoressa
CAGLIARI, 22 GIUGNO 2009 - Dopo i medici di famiglia, anche i pediatri di libera scelta della provincia di Oristano optano per l'Ambito territoriale unico. I cittadini potranno selezionare il pediatra da cui far assistere i propri figli non solo fra quelli presenti nel proprio comune o nei centri limitrofi, ma fra tutti quelli della provincia, anche se operano in una zona diversa da quella della propria residenza. Cade dunque il vincolo territoriale e si allarga la gamma delle opzioni per gli utenti, che non saranno più obbligati a scegliere il medico esclusivamente secondo un criterio geografico, ma secondo la qualità del servizio offerto.

La decisione, che vede l'accordo dell'Azienda sanitaria locale n°5, dei liberi professionisti e delle associazioni dei cittadini, è stata presa la scorsa settimana e arriva a seguito dell'altrettanto importante apertura dei medici di famiglia, che lo scorso 4 giugno avevano a loro volta intrapreso la strada dell'Ambito territoriale unico, liberalizzando la scelta del medico all'interno della provincia.

Un accordo di portata storica: si tratta della prima Asl in Italia che, concorde con i liberi professionisti, adotta ufficialmente l'Ambito territoriale unico per medici di famiglia e pediatri convenzionati, facendo suo il decreto del Presidente della Repubblica che nel 2003 intimava alle Asl di garantire ai cittadini la libera scelta del medico all'interno dell'intera provincia. Da lì, le aziende sanitarie avevano però proceduto per eccezioni: qualora un utente avesse fatto richiesta di farsi seguire da un medico o pediatra diverso da quelli che operavano sul proprio territorio di residenza, il Comitato aziendale ne avrebbe vagliato la posizione e concesso, o respinto, la richiesta. Ora diventa invece automatica la possibilità di ottenere tale riconoscimento. Il cittadino oristanese, quindi, non avrà più davanti a sé una lista di pochi medici e pediatri fra cui scegliere quello da cui farsi assistere, ma avrà un elenco di 138 medici di famiglia e 20 pediatri fra cui selezionare il professionista più adeguato ai suoi standard di assistenza e di cura.

Come è stato sostenuto a più riprese dalle associazioni dei cittadini Adiconsum e Cittadinanzattiva, che hanno partecipato da osservatori esterni alle trattative e caldeggiato con forza questa soluzione, la “liberalizzazione” della scelta del medico e del pediatra ha il merito di spingere i professionisti a offrire una maggiore qualità delle prestazioni e ad ampliare la gamma dei servizi offerti, migliorando dunque il servizio per i pazienti.

«Estendere ai pediatri di libera scelta l'Ambito territoriale unico – ha spiegato il manager della Asl Bruno Palmas – significa garantire per un verso i cittadini, per l'altro i medici stessi. In questo modo, infatti, si stimolerà un confronto positivo fra i professionisti: si premieranno i professionisti che investono maggiormente nell'aggiornamento, nella qualificazione delle proprie strutture, nell'ampliamento delle prestazioni offerte, a tutto beneficio dei cittadini che potranno usufruire di un'assistenza sempre più di qualità».

Un altro aspetto innovativo dell'accordo raggiunto con i pediatri riguarda l'introduzione delle liste d'attesa: l'utente che opta per un pediatra che temporaneamente ha raggiunto il limite massimo dei suoi iscritti (800 assistiti per ogni pediatra) sarà inserito in lista d'attesa e verrà automaticamente iscritto presso quel professionista nel momento in cui si libererà un posto. La novità sta tutta nell'automatismo con cui avverrà l'operazione: oggi è possibile perdere la precedenza se, nel momento in cui si libera un posto, si presenta un'altra richiesta. In questo caso, invece, se ci dovessero essere più richiedenti, si seguirà l'ordine cronologico di iscrizione, con precedenza per le prime richieste. In questo modo sarà garantito a tutti il diritto di scegliere il pediatra di fiducia. «Si tratta – ha precisato Palmas – di un esperimento assolutamente nuovo che, se funzionerà, potrebbe essere esteso anche ai medici di medicina generale».