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Salute mentale, presentata la ricerca sui Csm dell'Isola

villa clara
CAGLIARI – “I servizi psichiatrici territoriali valutati dai familiari” è il titolo della ricerca presentata ieri alla Cittadella della salute che ha coinvolto i centri di salute mentale di Cagliari, Nuoro, Sassari, Carbonia e Quartu Sant’Elena, alla presenza delle associazioni dei familiari dei pazienti psichiatrici, degli operatori, della Asl di Cagliari e dell’assessore regionale della Sanità.
L’indagine, finanziata dall’Istituto superiore di sanità e realizzata dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri con la collaborazione delle associazioni dei familiari Unasam e Asarp, ha riguardato quattro regioni d’Italia (Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Sardegna) negli anni 2007- 2008. “Obiettivo dell’analisi è stato quello di fare il punto sul funzionamento dei servizi territoriali visti però con gli occhi dei familiari degli utenti che ogni giorno si confrontano con gli operatori e con i servizi sanitari per mettere in evidenza non solo quanto realizzato sino ad oggi - ha sottolineato durante la presentazione la presidente dell’Unasam Gisella Trincas - ma anche per far emergere i bisogni e le esigenze dei familiari stessi”.

Tanti gli aspetti positivi sottolineati dai risultati dei questionari, tra cui la disponibilità e la competenza degli operatori e il coinvolgimento nel progetto di cura, a testimonianza dell’impegno profuso in questi anni dagli operatori delle Asl della Sardegna in questa direzione; molte anche le criticità emerse, tra cui ancora la scarsa integrazione, sulle quali tutti i presenti hanno concordato possano essere un punto di partenza per migliorare i servizi in futuro. “Il giudizio degli utenti è fondamentale – ha affermato il direttore generale della Asl di Cagliari Benedetto Bàrranu – per consentire anche alla Asl di apportare correttivi di carattere organizzativo”.

Un’occasione importante di dialogo tra i familiari che hanno potuto esporre il loro punto di vista e le istituzioni presenti. “La centralità della persona, e in particolare del paziente psichiatrico, resta fondamentale – ha ribadito l’assessore regionale dell’Igiene, Sanità e dell’Assistenza Sociale Antonello Liori –. Presto sarà fatta, attraverso un tavolo tecnico, una ricognizione di tutti i servizi per la salute mentale al fine di rilevare le eventuali carenze presenti e valutare i diversi modelli di cura. Si procederà anche allo studio di percorsi di rientro e di reinserimento per i pazienti psichiatrici detenuti fuori dalla Sardegna”. L’assessore delle Sanità ha inoltre ribadito la totale disponibilità ad aprire un tavolo di confronto con le associazioni dei familiari dei pazienti.

Soddisfazione da parte delle associazioni che con questo incontro hanno ribadito ancora una volta il ruolo centrale svolto dalle famiglie dei pazienti psichiatrici e l’importanza del loro coinvolgimento da parte degli operatori delle Asl nel campo della salute mentale.