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A Nuoro un convegno dedicato all'uroginecologia

infermieri medici
CAGLIARI, 3 LUGLIO 2009 – Una due giorni dedicata alle tecniche chirurgiche per la correzione dell’incontinenza urinaria e del prolasso genitale nella Donna.

"Nuoro si sta accreditando come centro di riferimento regionale per la terapia dell’incontinenza urinaria e del prolasso genitale femminile". Lo ha assicurato il Dottor Antonio Onorato Succu, Direttore dell’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale San Francesco, nonché segretario dell’Aiug Sardegna, durante il corso regionale di uroginecologia dal titolo “Tecniche chirurgiche per la correzione dell’incontinenza urinaria e del prolasso genitale nella Donna”, che si è svolto nella sala conferenze del nosocomio nuorese il 25 e 26 giugno.

"Negli ultimi anni _ commenta Dottor Succu _ c’è stato un forte sviluppo delle tecniche chirurgiche usate per la terapia di queste patologie. Per questo, anche in considerazione dell’evoluzione continua delle tecnologie in questo ramo della chirurgia, abbiamo pensato di fare il punto con il corso regionale appena concluso". “I risultati raggiunti nel trattamento dell’incontinenza sono ottimi, e buoni anche nei prolassi di grado elevato”.

Durante il corso, organizzato in collaborazione con l’Unità Operativa di Urologia, diretta dal Dottor Francesco Cossu, in collaborazione con la Dottoressa Giuliana Madeddu, dello stesso reparto, che si è occupata della parte urodinamica, si è svolta una parte pratica e una parte teorica. Hanno operato in diretta, tra gli altri, il Dottor Antonio Onorato Succu, il Dottor Antonio Perrone Primario Leccese, il Dottor Mauro Garaventa di Genova e il Professor Mauro Cervigni, direttore del Dipartimento di Uro-Ginecologia dell’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma, una delle massime autorità in materia.

L’incontinenza urinaria ed il prolasso genitale sono fattori che influenzano pesantemente la qualità di vita delle donne di età compresa fra i 40 e gli 80 anni. Il trattamento di queste patologie restituisce le donne ad una migliore partecipazione sociale, consentendo un’attività fisica dignitosa, una vita di coppia soddisfacente, e una vita di relazione priva di complessi.