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Aou Sassari, gestione infortuni in ambiente sanitario

corsia ospedale
CAGLIARI, 6 LUGLIO 2009 – Gestire, attraverso un modello unico, condiviso e trasparente, gli infortuni sul lavoro nelle strutture sanitarie, con particolare attenzione per quelli a rischio biologico.
In questo delicato settore sono numerose le figure che agiscono in contemporanea con diverse finalità, che possono essere assistenziali, assicurative, epidemiologiche e di organizzazione della prevenzione. Il coordinamento di queste differenti attività è lo strumento fondamentale per prevenire il fenomeno infortunistico e, dove necessario, per la corretta gestione dell’infortunio stesso.

L’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, nell’ambito dell’attuazione del Sistema Qualità che punta ad un miglioramento degli standard di sicurezza e di qualità, attraverso le delibere n. 404 e 405 del 17/06/09 ha istituito un documento che regolamenta l’iter procedurale in questo campo e indica in modo chiaro e lineare quali sono i ruoli e su chi ricadono le responsabilità.
In questi giorni a Sassari è stata presentata ufficialmente la nuova procedura ai Direttori e ai Coordinatori delle Unità Operative. All’incontro hanno preso parte la Dott.ssa Antonella Virdis, Resp. del Sistema Qualità, Produzione e Risk Managment dell’AOU, il Prof. Andrea Mocci, Direttore dell’Istituto di Medicina del Lavoro, il Dott. Antonello Serra Medico Competente, il Dott. Antonio Piga, Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dell’AOU, e la Prof.ssa Maria Stella Mura, Direttore dell’Istituto di Malattie infettive dell’Azienda mista sassarese.

La Procedura presentata ieri descrive in dettaglio cosa bisogna fare in caso di infortunio biologico e quali sono le responsabilità dei soggetti coinvolti, nell’ambito della gestione degli infortuni all’interno dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari.
Attraverso un semplice collegamento internet, il responsabile della struttura dove si è verificato l’infortunio, può accedere alla rete aziendale e, tramite un sito riservato, al DATABASE INFORTUNI in cui potrà compilare una scheda di valutazione ed inviarla alla Struttura di Intervento competente che porterà avanti la procedura.

Ma sarà l’Istituto di Malattie Infettive a rivestire un ruolo chiave e centrale nelle nuove procedure riguardanti specialmente quelli a rischio biologico: attraverso la ricezione in tempo reale della scheda di valutazione dell’infortunio, gli infettivologi potranno avviare nel breve tempo misure adeguate e specifiche, quindi, per fronteggiare l’accaduto. Pertanto si va verso, oltre che a terapie sempre più mirate, anche alla possibilità di quantificare e catalogare il tipo di incidenti che avvengono nelle strutture sanitarie dell’AOU e valutarne i rischi biologici: la Direzione Sanitaria, che coordina le strutture coinvolte nel progetto, avrà il compito in futuro di analizzare i casi affrontati e, se necessario, proporre campagne di prevenzione ad hoc in base alle reali necessità dell’AOU. Questo strumento permetterà di assumere in tempi rapidi eventuali misure di profilassi e terapia nei confronti del lavoratore infortunato.

L’Istituto di Medicina del Lavoro avrà un compito di coordinamento e responsabilità nella costituzione, conservazione e aggiornamento di un database unico per tutte le strutture dell’AOU, che dovrà contenere tutte le informazioni raccolte sul lavoratore, la mansione e il tipo di infortunio subito, con lo scopo di creare un documento finale di valutazione di rischio e, ove necessario, avviare ulteriori misure in grado di limitare il fenomeno dei sinistri.

Infine sarà compito del Servizio Produzione, Qualità e Risk Management mettere in campo azioni di verifica, ed eventuale revisione, per constatare l’effettiva efficacia del nuovo modello di valutazione o progettare la sua potenziale rimodulazione.

La grande particolarità e novità fondamentale è, inoltre, la totale trasparenza nelle procedure: il lavoratore protagonista dell’infortunio potrà accedere al database, seguire in tempo reale esclusivamente l’iter della propria pratica e verificare la sua cartella sanitaria.