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Oristano, trasloco del servizio di Medicina Legale

Oristano Ospedale San Martino
ORISTANO, 25 AGOSTO 2009 - Il servizio di Medicina Legale è attivo da oggi, martedì 25 agosto, non più nella sede legale dell'Azienda Sanitaria Locale n°5, in via Carducci 35, ma in via Foscolo 41 nell'adiacente Palazzo Cualbu.

Gli uffici, che si occupano del riconoscimento dell'invalidità civile e dei benefici della legge 104 (agevolazioni lavorative per persone con familiari affetti da gravi disabilità a carico), sono dislocati al primo piano e sono aperti al pubblico il lunedì, il mercoledì e il venerdì, dalle ore 11.00 alle ore 13.00. I numeri di telefono restano invariati: 0783.317855-317853-317842-317861.

Nella nuova sede si riuniscono anche le commissioni per la valutazione dei requisiti in possesso dei cittadini che avanzano richiesta di riconoscimento dell'invalidità civile e della legge 104: i soggetti convocati dalla commissione non dovranno dunque più recarsi in via Carducci 35, ma in via Foscolo 41, come peraltro indicato nella lettera di convocazione.

Il trasferimento nel nuovo stabile è stato disposto per garantire agli utenti del servizio un'attesa più comoda confortevole, grazie a sale più ampie e a una migliore distribuzione degli spazi.

Nel Palazzo Cualbu, oltre al servizio di Medicina Legale, sono stati trasferiti anche gli uffici del distretto sanitario: esenzione ticket, ricoveri extraregionali, ufficio scelta e revoca del medico, ADI (Assistenza domiciliare integrata) e PUA (Punto Unico d'Accesso), ospitati al primo piano. Sempre nella nuova sede si trovano le attività del Consultorio Familiare e quelle della Farmacia territoriale, rispettivamente al quarto e al terzo piano dell'edificio.

La dislocazione dei servizi nel nuovo stabile si completerà con l'attivazione, al quinto piano del Palazzo Cualbu, dell'attività intramoenia per gli specialisti che svolgono la libera professione: l'avvio del servizio all'interno delle strutture Asl permetterà ai cittadini di beneficiare delle prestazioni sanitarie non più a tariffe libere – come accade oggi – ma a tariffe programmate, consentendo l'abbattimento dei costi di esami e visite.