SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA
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al via in sardegna la campagna degli screening oncologici
Al via in Sardegna la campagna degli screening oncologici
CAGLIARI, 14 SETTEMBRE 2009 - Dopo la fase sperimentale sono stati avviati anche in Sardegna gli screening per la prevenzione del tumore della mammella, del colon-retto e del carcinoma del collo dell’utero. Lo scopo degli screening è raggiungere le popolazioni a rischio di sviluppare queste patologie per ottenere una diagnosi precoce con cui è possibile ottenere i migliori risultati in termini di guarigione. Purtroppo la Sardegna giunge con molto ritardo a questo appuntamento rispetto alle altre regioni italiane dove gli screening sono avviati con successo da molti anni.
Già nella fase sperimentale, avviata in alcune ASL sarde, in una percentuale significativa è stato possibile diagnosticare neoplasie nella fase iniziale e in assenza di sintomi e che sarebbero ignorate dai pazienti affetti chissà per quanto tempo. Gli screening modificheranno in meglio anche l’accesso dei pazienti a determinati esami come la mammografia e il pap test: le pazienti delle fasce a rischio non dovranno più rivolgersi alle strutture per ottenere dopo lunghe attese la prestazione richiesta ma nella convocazione mediante lettera riceveranno anche l’indicazione della prenotazione e dell’ambulatorio in cui recarsi.
Una capillare campagna pubblicitaria nei mass media condotta dalla Lega Tumori (attualmente solo in Sardegna, Lazio e Puglia) avrà lo scopo di favorire l’adesione allo screening della popolazione.
Link utili
- www.legatumori.it
- www.ministerosalute.it
Già nella fase sperimentale, avviata in alcune ASL sarde, in una percentuale significativa è stato possibile diagnosticare neoplasie nella fase iniziale e in assenza di sintomi e che sarebbero ignorate dai pazienti affetti chissà per quanto tempo. Gli screening modificheranno in meglio anche l’accesso dei pazienti a determinati esami come la mammografia e il pap test: le pazienti delle fasce a rischio non dovranno più rivolgersi alle strutture per ottenere dopo lunghe attese la prestazione richiesta ma nella convocazione mediante lettera riceveranno anche l’indicazione della prenotazione e dell’ambulatorio in cui recarsi.
Una capillare campagna pubblicitaria nei mass media condotta dalla Lega Tumori (attualmente solo in Sardegna, Lazio e Puglia) avrà lo scopo di favorire l’adesione allo screening della popolazione.
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