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Percorso formativo sull'Informatore Ambientale

disagio psichico
ORISTANO, 10 DICEMBRE 2015 – Un corso formativo in “Informatore ambientale di promozione dell'ambiente e del paesaggio” , con la finalità di far acquisire a persone con svantaggio psichico competenze teoriche e pratiche sui temi ambientali e del paesaggio per favorirne l'inclusione lavorativa.

Ad organizzarlo è stata la cooperativa sociale Progetto verde in collaborazione con il Centro di Salute Mentale di Ghilarza, con il Plus del subambito 1 di Ghilarza, la Fondazione Banco delle Comunicazioni di Roma e con il Corpo Forestale. Dopo un anno di attività formative in aula, escursioni e studio, l'esito del progetto è stato presentato oggi alle ore 10.00 alla Torre Aragonese di Ghilarza, alla presenza di sindaci, amministratori locali e operatori sociali dei Comuni del territorio.

«Gli informatori ambientali – spiegano gli organizzatori – sono persone che hanno seguito un percorso formativo volto a conoscere e far conoscere tematiche attuali sui temi della sostenibilità ambientale». Da ciò è nato il Gruppo “Manuza Irde”, il cui compito è coinvolgere la popolazione nella promozione di comportamenti eco-sostenibili, abbandonando quelli consumistici. Eco-feste, creazione di materiale fotografico di documentazione del paesaggio, segnalazione di discariche abusive e conoscenza dei materiali da riciclo sono solo alcuni dei compiti dell’informatore ambientale di promozione dell’ambiente e del paesaggio.

In una regione come la Sardegna, ricca di natura e paesaggi eccezionali da salvaguardare e da promuovere, l'inclusione dei soggetti svantaggiati si concilia bene con la green economy. In questo ambito stanno nascendo nuove figure professionali, alle quali sono richieste competenze specifiche nell’ambito dello sviluppo sostenibile, della tutela ambientale e del risparmio energetico. Lo scopo primario dei green jobs, i “lavori verdi”, è dunque quello di produrre beni e servizi con tecniche che rispettino l’ambiente e la natura. «La finalità del progetto – proseguono i soggetti che hanno dato vita all'iniziativa – è quella di inserire nel mercato del lavoro persone adeguatamente formate come “informatori ambientali” anche attraverso borse lavoro e/o con convenzionamento di enti pubblici, associazioni o enti privati».

Altro aspetto fondamentale è legato all'inclusione sociale di soggetti svantaggiati, con particolare riferimento ai pazienti con disagio psichico che trovano nel settore del verde non solo uno sbocco lavorativo, ma anche una forma terapeutico–riabilitativa.


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