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Screening del colon retto

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ORISTANO, 17 OTTOBRE 2017 - Anche nei comuni di Neoneli, Busachi, Fordongianus, Ula Tirso, Ollastra, Simaxis e Villanova Truschedu è ora attivo lo screening del colon retto. I cittadini residenti in questi paesi, uomini e donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni – fascia maggiormente esposta al rischio di sviluppare questo tumore – riceveranno nei prossimi giorni una lettera di invito da parte del Centro screening oncologici della Ats-Assl Oristano nella quale saranno fornite dettagliate istruzioni su come aderire allo screening.

In sostanza, dopo aver ricevuto la lettera, i cittadini potranno recarsi nella farmacia del paese dove potranno ritirare e a cui potranno poi restituire il kit per l’esame del sangue occulto nelle feci. Il Centro screening li ricontatterà successivamente per comunicare l’esito delle analisi e, in caso positivo, per proporre ulteriori indagini, che sono comunque poco invasive e indolori e che, oltre ad essere diagnostiche, sono anche operative, per cui un unico breve intervento, in anestesia locale, sarebbe risolutivo.

«L’intero percorso diagnostico e terapeutico è gratuito – spiega il responsabile del Centro screening oncologici Onorato Frongia – e l’adesione allo screening del tumore del colon retto è di fondamentale importanza, in quanto si tratta del tumore in assoluto più frequente: ogni anno in Italia si registrano 56.000 nuovi casi. E’ da sottolineare che lo screening permette di intercettare non solo l’eventuale tumore in fase precoce, ma addirittura le lesioni precancerose che, se non curate, potrebbero evolversi in un cancro. In altre parole, questo tipo di screening permette non solo di diagnosticare il cancro in fase precoce, ma di prevenirlo, di impedire che si sviluppi».

Lo screening del tumore del colon retto, oltre ai sette nuovi paesi del Barigadu, è attualmente attivo anche nei paesi del terralbese, a Santu Lussurgiu, Seneghe e Bonarcado. Dal 2012, anno di avvio della campagna di prevenzione, sono stati coinvolti tutti gli 88 comuni della provincia e circa 45.000 sono state le persone invitate a sottoporsi all’esame diagnostico.