Logo Regione Autonoma della Sardegna
SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA
sardegnasalute  ›  approfondimenti  ›  farmaci  ›  farmaci e bambini  ›  infezioni delle vie aeree e mal d'orecchie

Infezioni delle vie aeree e mal d'orecchie

Nei bambini piccoli, soprattutto fino ai 3 anni, le infezioni di naso, gola e orecchio sono molto diffuse. Spesso il piccolo prende un raffreddore e poi l'infezione sembra allargarsi a macchia d'olio non solo alla gola ma anche all'orecchio. Questo succede perché il naso e l'orecchio comunicano attraverso la tuba di Eustachio, un canale che si trova nell'orecchio medio. Questo canale - per esempio in seguito ad un raffreddore - si ostruisce riempiendosi di secrezioni dove virus e batteri trovano un ambiente adatto a moltiplicarsi. Può quindi svilupparsi un'otite.

Le otiti
L'otite più comune tra i bambini è quella definita Otite media acuta (OMA). La sua origine può essere sia virale che batterica e colpire una o entrambe le orecchie. I bambini più grandi in genere sono in grado di segnalare la localizzazione del dolore. Quelli di età inferiore ad un anno si mostrano irritabili, piangono molto e talvolta portano la mano all'orecchio. Nei lattanti l'otite può provocare anche diarrea e vomito. Abbiamo già visto inoltre che l'otite si associa spesso ad altri disturbi delle vie aeree (tosse, raffreddore). Le otiti possono provocare piccole lacerazioni (reversibili e guaribili) del timpano o produrre secrezioni dall'orecchio.

Proprio perché è difficile stabilire a priori l'origine dell'infezione e quindi la terapia più adatta per curarla, è necessario sottoporre il bimbo ad una visita medica. Il medico è il solo in grado di valutare l'insieme dei sintomi presenti. Sulla base della sua diagnosi potrà eventualmente prescrivere una terapia antibiotica. Abbiamo già sottolineato che solo le infezioni batteriche si combattono con gli antibiotici e la maggioranza delle infezioni dell'orecchio, così come quelle di naso e gola, è di origine virale. Inoltre alcuni studi recenti hanno dimostrato che il numero di bambini che guariscono da un'otite senza subire alcuna terapia è uguale a quello dei bimbi a cui è stata somministrata una cura antibiotica. Nei bambini di età maggiore a 2 anni si può aspettare 48 ore prima di somministrare l'antibiotico. Nella maggior parte dei casi la malattia, infatti, migliora senza bisogno di medicinali.

Qualche tempo fa, nel caso di infezioni di naso, orecchio e gola, i pediatri tendevano a prescrivere gli antibiotici a scopo preventivo senza che avessero necessariamente la certezza che l'infezione fosse causata da batteri. Ma il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini (igiene e alimentazione) nei paesi industrializzati ha diminuito notevolmente l'incidenza di complicazioni gravi (come la polmonite) di origine batterica. Questa pratica medica ha perso quindi di senso ed è applicata sempre meno.
Così come il raffreddore, anche l'otite può purtroppo tendere a ripresentarsi con frequenza. La minore capacità immunologica dei bimbi, la varietà dei germi che causano la malattia e la facilità con cui si ostruiscono i canali dell'apparato respiratorio e uditivo dei piccoli facilita le recidive. Questa debolezza dei bimbi piccoli tende per fortuna a scomparire con il passare degli anni. È difficile prevenire un'otite. Non serve coprire eccessivamente il bambino. Per i più piccini può essere utile tenere ben pulito il naso con lavaggi regolari, per i più grandi si deve badare a far soffiare loro il naso quando c'è muco. In questo modo si evita l'accumulo di secrezioni nella tuba di Eustachio e si limita la proliferazione dei microbi. Un altro sorprendente mezzo che si è rivelato utile per prevenire la riapparizioni delle otiti è la gomma da masticare! È stato dimostrato in effetti che lo xilitolo contenuto in alcune gomme zuccherate ostacola la moltiplicazione dei batteri.
Molto più discutibile l'effetto preventivo di quei farmaci "immunostimolanti" che dovrebbero servire a sviluppare le difese organiche dei bimbi. Le qualità terapeutiche di questi costosi preparati non sono state accertate e quindi non c'è motivo di utilizzarli, a maggior ragione se si considera che sono state segnalate reazioni allergiche anche gravi (per quanto si tratti di eventi rari). In attesa delle prescrizioni del medico, per alleviare il dolore è sconsigliato l'uso delle gocce analgesiche (prodotti otalgici). La loro efficacia è molto relativa. Possono inoltre provocare complicazioni se il timpano si è perforato e rendere più difficile la visibilità di questo organo durante la visita. Il rimedio più efficace per cercare di far soffrire meno il bimbo rimane il paracetamolo.