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SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA
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Un caso clinico

La signorina Simona S., di 30 anni, prende per 3 giorni due-tre compresse al dì di nimesulide per dolori mestruali. Cinque giorni dopo l'ultima compressa si presenta malessere generale rapidamente seguito da ittero. In ospedale: bilirubina totale 15 mg/dl; AST/ALT 1010/1220 U; marker per HAV, HBV, HCV, EBV, CMV negativi.

L'ittero si intensifica, le condizioni generali peggiorano, e al 6° giorno di ricovero compaiono manifestazioni di encefalopatia, che motivano il trasferimento in un centro trapianti (ISMETT). All'ingresso all'ISMETT: bilirubina totale 22 mg/dl, AST/ALT 708/1203 U, attività protrombinica 28 per cento. Si conferma la negatività dei marker virali; sono negativi gli autoanticorpi (antinucleo, antimuscolo liscio, anti- LKM, antimitocondrio); ceruloplasmina, alfa-1-AT, cupremia e cupruria normali. Alla biopsia transgiugulare: necrosi a distribuzione massiva, coinvolgente oltre il 70 per cento degli epatociti.

Dopo un apparente miglioramento, agitazione psicomotoria, confusione mentale e poi coma; attività protrombinica 9 per cento. All'11° giorno di ricovero, trapianto ortotopico di fegato da cadavere. Reperto istologico sul fegato espiantato: necrosi massiva, ricerca di rame e di HbsAg negativa; reperto suggestivo di necrosi tossica o ischemica.