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SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA
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Diffondere l'informazione

Esistono vari meccanismi con cui si può facilitare o rallentare la diffusione delle informazioni:

• Evitare di scrivere un articolo riguardante una ricerca i cui risultati sono negativi. Molti ricercatori e direttori di riviste scientifiche sono convinti che le ricerche nelle quali sono stati ottenuti risultati negativi (ovvero nelle quali non è stata dimostrata l'efficacia del trattamento) non interessino e quindi che non valga la pena di pubblicarle;
• Pubblicare un lavoro negativo su una rivista poco letta;
• Ritardare la pubblicazione di una ricerca i cui i risultati non sono favorevoli: sul numero del 31 marzo 2001 del New England Journal of Medicine sono state pubblicate, una di seguito all'altra, due ricerche sulla valutazione dell'efficacia di due beta-bloccanti nel trattamento dello scompenso cardiaco in fase avanzata. Quella che presenta risultati a favore del carvedilolo si era conclusa il 20 marzo 2000 (14 mesi per la pubblicazione) (vedi nota 1) e quella con risultati negativi, svolta con il bucindololo, era stata interrotta il 26 luglio 1999 (22 mesi per la pubblicazione) (vedi nota 2);
• Anticipare il più possibile la diffusione dei risultati particolarmente favorevoli. Le società medico-scientifiche, che organizzano congressi a cui partecipa l'élite dei medici, predispongono apposite sessioni durante le quali vengono presentati, in via preliminare, i risultati che poi compariranno di lì a qualche mese su una rivista. Siccome al congresso partecipano alcune migliaia di medici, alcune industrie trasmettono via satellite la presentazione ufficiale dei risultati affinché un maggior numero di medici di tutto il mondo possa assistere in diretta all'evento.

Note:
1. Packer M, Coats AJ, Fowler MB et al. "Effect of carvedilol on survival in severe chronic heart failure". N Engl J Med 2001; 344:1651-8.
2. The Beta-Blocker "Evaluation of Survival Trial Investigators. A trial of the betablocker bucindolol in patients with advanced chronic heart failure". N Engl J Med 2001; 344:1659-67.