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Gli effetti collaterali

Considerata come una pratica non dolorosa, sia chi la pratica sia chi vi ricorre dichiara generalmente l'agopuntura sicura e priva di effetti collaterali.

Sebbene ciò sia sostanzialmente vero, in quanto applicabile alla maggior parte dei casi, l'agopuntura in realtà non è esente da rischi. Poiché se ben applicata, essa è una pratica che effettivamente porta benefici, non si può ovviamente escludere che se esercitata in modo errato o dopo una diagnosi sbagliata essa non possa provocare dei danni.

In effetti sono documentati eventi avversi legati a trattamenti di agopuntura tra cui anche la puntura accidentale profonda sul torace che ha portato a pneumotorace (ingresso dell’aria e collasso del polmone).
Conseguenze così gravi sono abbastanza rare, considerato il gran numero di interventi, mentre più numerosi sono gli effetti collaterali clinicamente meno significativi: sanguinamento e dolore nella zona trattata, in generale cioè reazioni cutanee locali; casi di nausea e sincope.
Un effetto collaterale indiretto e non imputabile all'agopuntura bensì all'ago utilizzato non disinfettato può essere l'infezione da virus dell'epatite B o C (come d'altronde può verificarsi in caso di tatuaggio).

Per quanto riguarda eventuali controindicazioni, viene suggerito di non praticare l'agopuntura in caso di attacco cardiaco acuto in corso, sanguinamento o gravidanza. Anche su un tessuto tumorale viene normalmente controindicato qualsiasi intervento con aghi per evitare che possa venire alimentata la produzione di cellule cancerogene.