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SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA
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I presupposti teorici

Una volta fatta la diagnosi, vengono individuati i punti specifici superficiali su cui intervenire, corrispondenti agli organi interni malati, e si procede alla loro stimolazione attraverso degli aghi di lunghezza variabile (da pochi millimetri a qualche centimetro) e di materiale vario (acciaio inossidabile, rame, oro, argento a volte anche legno o bambù).

L'ago viene fatto penetrare ad una profondità che può andare da 2 millimetri a 1 centimetro. A seconda del movimento che si fa compiere all'ago, così come della modalità di penetrazione e di estrazione, si inducono effetti diversi (ad esempio con una rotazione in senso orario si avrebbe un'azione stimolante, con una in senso anti orario si avrebbe una dispersione, un calo di energia).

In una seduta di agopuntura si può utilizzare un numero di aghi anche fino a 12, andando a stimolare più di un meridiano. Il trattamento non risulta fastidioso o doloroso, almeno non per il tempo che generalmente dura (una ventina di minuti), e per un numero complessivo di sedute che varia da 6 a 12 nell'arco di 3 mesi, a seconda della patologia e dei benefici che mano a mano si possono ottenere.

Nel tempo, oltre alla stimolazione classica tramite aghi, si è aggiunta la digitopressione (attraverso la stimolazione con le dita) e l'elettroagopuntura (intervenendo sugli stessi punti con stimolazioni elettriche).