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Cosa sono, a cosa servono e come si prendono

Gli inibitori della pompa protonica (IPP) sono farmaci che bloccano la produzione dell'acido nello stomaco e in questo modo contribuiscono a ridurre in maniera drastica la sensazione di bruciore e anche di dolore che spesso si accompagna ad alcuni disturbi del primo tratto dell'apparato digerente.
Vengono usati perciò principalmente nella cura di una serie di malattie che sono direttamente e indirettamente legate all'eccesso di acido nello stomaco, fra cui l'ulcera gastrica e duodenale e la malattia da reflusso gastroesofageo (che molti chiamano impropriamente "ernia iatale").

Tutti gli studi scientifici effettuati sull'argomento affermano che gli IPP sono i farmaci più efficaci nella cura di questi disturbi.

Gli IPP vengono inoltre adoperati per proteggere lo stomaco quando si devono usare per un periodo prolungato i farmaci antinfiammatori, come ad esempio l'aspirina, che hanno l'inconveniente di "irritare" la parete dello stomaco provocando non raramente la comparsa di gastriti, ulcere e, qualche volta, vere e proprie emorragie gastriche.
Questo rischio è particolarmente elevato nelle persone anziane che, d'altra parte, sono i principali consumatori di farmaci antinfiammatori, sia a per la frequenza elevata a quest'età di dolori alle ossa ed alle articolazioni, sia perché sempre più spesso i medici prescrivono cure a base di aspirina (a piccole dosi) per alcune malattie di cuore o della circolazione.

Gli IPP si usano infine insieme agli antibiotici per eliminare l'Helicobacter pylori, un microbo che, quando si trova nello stomaco, può favorire la formazione dell'ulcera.

Come si prendono
Gli inibitori della pompa protonica sono disponibili sotto forma di compresse o di capsule e si prendono di solito una volta al giorno, mezz'ora o 1 ora prima del pasto. Nella maggioranza dei casi, il farmaco viene assunto al mattino, prima della colazione, ed assicura una protezione dall'acido che dura tutta la giornata.
Esistono però dei casi in cui la medicina deve essere assunta alla sera, prima di cena, per esempio nei pazienti che soffrono di reflusso acido prevalentemente durante le ore notturne.