SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA
Suggerimenti
• Nel contatto con un paziente, non sopprimere l'eventuale bisogno di una conoscenza che non si possiede o su cui si è incerti, e cercare di soddisfarlo: è il messaggio principale dell'EBM.
• Le principali fonti in cui ricercare le informazioni di cui si ha bisogno sono le pubblicazioni secondarie: Clinical Evidence, di consultazione immediata; trattati online, più esaurienti e memorizzabili; linee-guida. Se si ricercano informazioni su un test, il trattato di Black et al.; eventualmente estendere la ricerca ad altre risorse (ad esempio, Medline e PubMed Clinical Series).
• Tenere presente che le evidenze della letteratura riguardano la generalità dei pazienti con una malattia (sono "disease-oriented"). Per trasferirle al paziente, chiedersi: questo paziente è abbastanza simile a quelli dell'evidenza trovata per gravità di malattia, comorbilità, eventuali interazioni con altri farmaci, preferenze? Sono disponibili adeguate risorse tecnologiche, di laboratorio e di competenza clinica per applicarla?
• Tenere presente che i trial, anche su grandi numeri, non sono sufficienti a evidenziare le reazioni avverse anche gravi, se sono rare. Se il vantaggio di un medicinale nuovo su uno meno recente non è particolarmente grande, preferire quest'ultimo.
• Nelle non rare zone grigie della conoscenza, nelle quali la terapia non può essere basata su prove, estrapolare informazioni da RCTs in aree di patologia vicine o di farmaci simili, ricercare conoscenze da sperimentazioni non controllate, applicare le evidenze indirette della fisiopatologia e della farmacologia, e condividere le decisioni terapeutiche con i pazienti.
• Se il bisogno di altra informazione riguarda la generazione di ipotesi diagnostiche, prima di ricorrere a informazioni esterne, che raramente risultano decisive, rivedere i dati clinici del paziente.
• Tenere presente che per guadagnare e mantenere competenza clinica non basta la ricerca di informazioni al bisogno, necessariamente circoscritta e con problemi di tempo.
• L'acquisizione e il mantenimento della competenza richiedono l'integrazione dell'esperienza con le evidenze della ricerca; l'obiettivo è quello di formare network di conoscenza all’interno dei quali ogni nodo si collega ad altri e li richiama al bisogno.
• Le principali fonti in cui ricercare le informazioni di cui si ha bisogno sono le pubblicazioni secondarie: Clinical Evidence, di consultazione immediata; trattati online, più esaurienti e memorizzabili; linee-guida. Se si ricercano informazioni su un test, il trattato di Black et al.; eventualmente estendere la ricerca ad altre risorse (ad esempio, Medline e PubMed Clinical Series).
• Tenere presente che le evidenze della letteratura riguardano la generalità dei pazienti con una malattia (sono "disease-oriented"). Per trasferirle al paziente, chiedersi: questo paziente è abbastanza simile a quelli dell'evidenza trovata per gravità di malattia, comorbilità, eventuali interazioni con altri farmaci, preferenze? Sono disponibili adeguate risorse tecnologiche, di laboratorio e di competenza clinica per applicarla?
• Tenere presente che i trial, anche su grandi numeri, non sono sufficienti a evidenziare le reazioni avverse anche gravi, se sono rare. Se il vantaggio di un medicinale nuovo su uno meno recente non è particolarmente grande, preferire quest'ultimo.
• Nelle non rare zone grigie della conoscenza, nelle quali la terapia non può essere basata su prove, estrapolare informazioni da RCTs in aree di patologia vicine o di farmaci simili, ricercare conoscenze da sperimentazioni non controllate, applicare le evidenze indirette della fisiopatologia e della farmacologia, e condividere le decisioni terapeutiche con i pazienti.
• Se il bisogno di altra informazione riguarda la generazione di ipotesi diagnostiche, prima di ricorrere a informazioni esterne, che raramente risultano decisive, rivedere i dati clinici del paziente.
• Tenere presente che per guadagnare e mantenere competenza clinica non basta la ricerca di informazioni al bisogno, necessariamente circoscritta e con problemi di tempo.
• L'acquisizione e il mantenimento della competenza richiedono l'integrazione dell'esperienza con le evidenze della ricerca; l'obiettivo è quello di formare network di conoscenza all’interno dei quali ogni nodo si collega ad altri e li richiama al bisogno.