Logo Regione Autonoma della Sardegna
SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA
sardegnasalute  ›  notizie  ›  primi piani  ›  arriva l'influenza. i consigli per affrontarla al meglio

Arriva l'influenza. I consigli per affrontarla al meglio

influenza
CAGLIARI, 22 GENNAIO 2008 - È previsto per questi giorni in l'arrivo dell'influenza. Gli studiosi hanno denominato la nuova forma influenzale Pacifica. Il virus proviene infatti dalle Isole Salomone che si trovano nell'Oceano Pacifico, a nordest dell'Australia. Si stima che gli italiani costretti a letto dai sintomi influenzali potrebbero arrivare a cinque milioni. Sebbene gli esperti prevedano una virulenza di media intensità è bene seguire alcuni consigli per evitare fastidi e complicazioni.

I sintomi
La sintomatologia è quella classica di tutte le forme influenzali: dolori alle ossa, febbre alta, disturbi respiratori e talvolta gastrointestinali, soprattutto nei bambini e negli anziani. La febbre generalmente dura tre o quattro giorni ma lo stato di malessere può protrarsi anche più a lungo. L'influenza non deve essere confusa con le forme cosiddette parainfluenzali che hanno una sintomatologia simile ma il cui impatto sull'organismo è meno importante.

Come curarla
Sebbene non esista una vera e propria cura per l'influenza, stare a riposo in un ambiente caldo e adeguatamente umidificato è il primo modo per combatterla. Attenzione anche alla dieta: deve essere ricca di frutta, verdura, vitamine e liquidi che aiutino a contrastare la disidratazione.
In commercio ci sono di farmaci in grado di alleviare il malessere. Per combattere i dolori e la febbre possono essere utilizzati dei medicinali antidolorifici. La temperatura può essere abbassata con gli antipiretici ma solo se è troppo elevata. In caso contrario è bene lasciare sfogare la febbre perché essa costituisce un importante meccanismo di difesa immunitaria. I decongestionanti servono invece per liberare le vie respiratorie. Anche in questo caso il loro utilizzo deve essere limitato ai casi di stretta necessità. Stesso discorso per i sedativi per la tosse da usare solo in presenza di effettivo bisogno, ad esempio quando la tosse è molto fastidiosa o se impedisce il sonno. L'infezione può essere contrastata con medicinali antivirali che riducono l'intensità e la durata della malattia. In questo caso è bene rivolgersi al medico per conoscere le eventuali controindicazioni.

Alcune regole per limitare i contagi
La trasmissione del virus si verifica per via aerea con le gocce di saliva che si diffondono attraverso i colpi di tosse e gli starnuti o per contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. L'igiene delle mani è dunque fondamentale per limitare i contagi, meglio lavarle spesso ed evitare lo scambio di oggetti con persone infette. È buona norma anche coprirsi bocca e naso quando si starnutisce e si tossisce. Nella fase iniziale della malattia è bene isolare le persone che ne sono colpite. Da evitare i luoghi particolarmente affollati e male areati.

I vaccini
La fine di novembre era il periodo migliore per sottoporsi al vaccino antinfluenzale, gratuito per alcune categorie di persone in particolare anziani, ammalati cronici e lavoratori le cui mansioni aumentano il rischio di esposizione alla malattia. La sua efficacia dura diversi mesi e, sebbene, non eviti di tutto il rischio di incorrere nella malattia, il vaccino riduce la possibilità di complicazioni soprattutto tra i soggetti più deboli.

InfluNet
Per controllare l'evolversi dell'influenza sul territorio è attivo un sistema di monitoraggio settimanale, InfluNet: si tratta di una rete dei medici sentinella (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) sparsa per tutta la penisola che segnala i casi di influenza registrati tra gli assistiti. Per quanto riguarda la seconda settimana del 2008 il rapporto InfluNet registra un'incidenza totale pari a 5,93 casi per 1000 assistiti. Nella fascia di età 0-4 anni l'incidenza è pari a 11,34 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni l'incidenza è pari a 8,08, nella fascia 15-64 anni a 6,16 e tra gli individui di età pari a 65 anni e oltre a 2,49 casi per mille assistiti.