CAGLIARI, 4 APRILE 2008 - Questa mattina, il Direttore generale della Asl di Cagliari Gino Gumirato, alla presenza del Presidente della Regione Renato Soru e dell'assessore della Sanità Nerina Dirindin, ha inaugurato il nuovo Centro di Radioterapia e Medicina Nucleare di Cagliari.
Standard di assoluta eccellenza e un parco tecnologico avanzato sono le caratteristiche della nuova struttura: il centro si colloca infatti tra i primi in Europa per numero di acceleratori lineari e innovazione tecnica.
La realizzazione del Centro rappresenta un traguardo fondamentale per l'oncologia sarda: obiettivo dichiarato è infatti quello di far evitare ai pazienti sardi i cosiddetti "viaggi della speranza" per diagnosi e cure in strutture extraregionali di alcuni tipi di tumori come il cancro alla mammella, il tumore del polmone o della prostata. Si tratta delle tre neoplasie più frequenti nell'Isola: il loro solo trattamento garantisce circa 1200-1300 casi all'anno alla nuova radioterapia. Altre priorità saranno i trattamenti combinati radiochemioterapici dei carcinomi della testa e del collo e del retto.
Inoltre, la nuova struttura farà sistema con l’Ospedale Microcitemico di Cagliari per il trattamento dei tumori infantili (attualmente inviati in genere a Padova, all’INT di Milano o all’IST di Genova) e saranno trattati anche i tumori della cute, molto frequenti in Sardegna. L’Ospedale Businco sarà l’unico centro a disporre della Ipertermia quale radiopotenziante. Il settore ricovero di Radioterapia, che consta di 20 posti letto, dovrà dare risposte per i pazienti che necessitano di trattamenti radiochemioterapici e di multifrazionamenti di radioterapia nonché di tecniche speciali quali la brachiterapia, la Total Skin Irradiation e la ipertermia.
In rete con le sedi di Sassari e Nuoro, la nuova radioterapia cagliaritana costituisce il perno del Dipartimento regionale di Radioterapia, istituito per garantire una migliore assistenza ai pazienti oncologici.
Dall’11 giugno i primi verranno curati i primi pazienti ed entro l’anno la struttura opererà a regime. Complessivamente gli utenti che potranno essere trattati nel Centro sono circa 2000 all'anno, cioè la metà dell'utenza teorica dell'intera Sardegna.
Le tecnologie
La struttura si posiziona nelle primissime posizioni in Italia per numero di acceleratori lineari e complessità tecnologica. Il Centro ha le potenzialità per collocarsi come punto di riferimento nell'area del Mediterraneo attraverso percorsi di presa in carico, analisi e diagnosi integrati, in linea con gli attuali standard mondiali.
Tra i macchinari in dotazione al Centro di Radioterapia della Asl di Cagliari quattro acceleratori lineari che utilizzano tecniche 3D, 4D e IMRT (Intensity modulated radiation therapy), a questi si aggiungono i due acceleratori già presenti al Businco.
La Medicina Nucleare, dotata di macchinari CTPET e CTSPECT, garantirà invece diagnosi accurate.
La radioterapia 4D
A breve la struttura sarà tra le poche in Italia in grado di erogare trattamenti radioterapici con tecnologia 4D (che tiene conto delle 3 dimensioni spaziali e di quella temporale): in questo modo è possibile controllare il movimento degli organi dovuto al respiro e colpire il tumore con estrema precisione. La radioterapia a quattro dimensioni permetterà dunque di curare in modo selettivo forme tumorali difficilmente operabili.
L'umanizzazione delle cure
Il Centro si trova in una struttura nuova studiata per garantire agli utenti percorsi facilitati e con caratteristiche architettoniche tali da contribuire all'umanizzazione dell'esperienza della degenza in un ambiente più consono alle condizioni psicofisiche dei pazienti che affrontano una delicata e difficile fase della loro vita.
Le prossime tappe
Dal prossimo 7 aprile al 30 maggio sarà avviata la fase finale del training del personale e i test operativi sulle attrezzature. Il 25 maggio è prevista l'inaugurazione della CT PET e il 30 maggio sarà effettuato il primo trattamento radioterapico su un paziente. L'apertura al pubblico è prevista per l'11 giugno. Il 20 giugno si terrà un Congresso internazionale che prevede la partecipazione del professor Umberto Veronesi.