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Allergie di primavera, curarle e prevenirle

allergie
CAGLIARI, 14 MAGGIO 2008 - Starnuti, occhi arrossati e gonfi, pruriti al naso. Per molti l'arrivo della primavera coincide con il risveglio delle allergie respiratorie. L'aumento dei pollini nell'aria contribuisce infatti allo scatenarsi di disturbi quali rinite allergica e asma. In Italia la diffusione dei fenomeni allergici è in costante aumento e spesso i più colpiti sono i bambini.

Cosa sono le allergie respiratorie
L'allergia è una risposta anomala che porta l'organismo a riconoscere come nocive delle sostanze innocue, i cosiddetti allergeni, contenuti non solo nei pollini ma anche negli acari della povere, nei peli e nelle piume degli animali. Sebbene gli esperti a tutt'oggi non siano in grado di stabilire le esatte cause dell'insorgere di questi disturbi è dimostrato che dal punto di vista genetico le persone soggette a reazioni allergiche sono connotate da una particolare caratteristica, quella di produrre degli anticorpi, gli IgE, che agiscono sugli allergeni scatenando una forte reazione immunitaria. Infatti gli anticorpi rilasciano una sostanza chiamata istamina che dilata i vasi sanguigni provocando l'arrossamento della congiuntiva degli occhi e il gonfiore delle mucose.
Oltre ai sintomi nasali e oculari (come la congiuntivite) si può verificare anche un senso di mancanza d'aria, colpi di tosse e respiro affannoso. È possibile che la reazione allergica si manifesti anche con pruriti , gonfiori e arrossamenti cutanei. Sono frequenti episodi di irritabilità e stanchezza.

I pollini
La diffusione dei pollini è rilevante soprattutto in primavera. Il rischio di incorrere in allergie però si protrae durante l'arco dell'anno. I cambiamenti climatici globali, variazione della temperatura e andamenti delle precipitazioni, potrebbero alterare la durata e l'inizio della stagione di crescita delle piante impollinatrici. Lo confermano i dati dell'Organizzazione mondiale della Sanità che registrano in Europa un prolungamento di 10 – 11 giorni negli ultimi 30 anni.
Oggi esistono numerosi bollettini dei pollini che registrano i momenti di maggiore diffusione e possono costituire un'utile strumento per i soggetti allergici.

L'asma
Le allergie respiratorie (ma anche quelle di tipo alimentare) sono una delle cause scatenanti dell'asma. Si tratta di una patologia infiammatoria cronica delle vie aeree (bronchi). Tra i sintomi ci sono episodi di respiro sibilante, difficoltà respiratoria, senso di costrizione al torace e tosse.
In questo caso gli allergeni più comuni in grado di scaricare la reazione asmatica sono i pollini, le spore e le muffe, le polveri, alcuni tipi di farmaci e di alimenti. Questa patologia si diagnostica attraverso esami specifici come la prova spirometrica. La terapia si esegue una volta identificato l'allergene responsabile del fenomeno asmatico.
L'asma è malattia sociale riconosciuta dal 1999) ed è una delle patologie croniche più frequenti tra i bambini. Richiede un approccio multidisciplinare, che comprende la diagnosi accurata, l’educazione dei pazienti, modifiche del comportamento, l’individuazione e la rimozione delle condizioni scatenanti l’attacco di asma, una appropriata terapia, e frequenti controlli medici.

La rinite allergica (raffreddore da fieno)
La rinite allergica è un'infiammazione che si innesca a causa di allergeni contenuti nei pollini, in alcuni alimenti o in altre sostanze presenti nell’ambiente di vita o di lavoro.
La rinite allergica è una patologia importante non solo di per sé, ma per gli stretti rapporti che ha con l'asma.

Prevenzione
Per prevenire il più possibile attacchi allergici o asmatci si possono prendere alcuni accorgimenti pratici. Occorre evitare parchi, boschi e spazi aperti durante il periodo di maggiore diffusione dei pollini. Gli ambienti di vita e di lavoro devono essere accuratamente puliti, soprattutto dalla polvere che si accumula su mobili, tappeti e moquette. È importante anche evitare il fumo e arieggiare periodicamente gli ambienti chiusi.
Limitare l'esposizione ai pollini non è facile, ma è possibile prendere alcuni accorgimenti per ridurre la possibilità di reazioni di tipo allergico;
• tenere chiuse le finestre a casa o nei luoghi di lavoro;
• utilizzare per quanto possibile la l'aria condizionata nell'abitazione e in auto (evitando di tenere i finestrini aperti);
• evitare di stare all'aria aperta durante le prime ore del mattino i pollini raggiungono la massima concentrazione.