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Asl Sassari, a breve attive le altre sedi sedi del Ser.D.

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CAGLIARI, 4 SETTEMBRE 2008 - Da lunedì 8 settembre saranno attive le sedi decentrate del Servizio per le dipendenze della Asl di Sassari: via Zanfarino numero 44 e via Monte Grappa numero 82. La loro apertura in tempi rapidi rappresenta la prima risposta della direzione aziendale della Asl sassarese agli impegni presi nei riguardi della popolazione.

Dopo il trasferimento del Serd nei locali di San Camillo, l’attivazione delle sedi decentrate costituisce il completamento del processo di distrettualizzazione del Servizio dipendenze all’interno di strutture sanitarie. La scelta di collocare il Servizio in tale contesto, come quello dei poliambulatori, favorirà un miglior accesso alla struttura da parte dell’utenza. Inoltre la distrettualizzazione permetterà di ridurre la presenza dei pazienti in carico alle singole strutture, presso le quali la somministrazione della terapia farmacologica avrà cadenza settimanale.

«Onoriamo un debito nei confronti della cittadinanza – ha detto il direttore generale dell’Asl, Giovanni Battista Mele, aprendo il suo intervento all’incontro odierno con la stampa – un obbligo che dovevamo assolvere».
«Una scelta ben precisa – ha proseguito – è stata quella di collocare il servizio all’interno delle nostre strutture sanitarie, per poter essere svolto al meglio».

Nelle singole sedi opereranno équipe composte da professionisti in grado di gestire la presa in carico globale del paziente con problemi di dipendenza. Un’azione ad ampio raggio da parte degli esperti dell’Asl, che baseranno la loro azione non soltanto sulle dipendenze da sostanze illegali ma anche su altre dipendenze, come quelle da alcol, da videogiochi, tabagismo e internet. Ad ogni centro distrettuale faranno capo aree specifiche della città e del territorio circostante.

«Si chiude un situazione durata fin troppo tempo – ha affermato il sindaco, Gianfranco Ganau, intervenendo alla conferenza stampa – sono soddisfatto perché adesso il servizio è inserito all’interno di una struttura sanitaria. Dove i Serd operano in maniera decentrata il servizio funziona bene. Adesso restano gli altri obiettivi di Porto Torres e Sorso, per quest’ultimo abbiamo avuto assicurazione che si sta avviando, che una volta attivi ridurranno ulteriormente gli spostamenti degli utenti». Per l’attivazione del servizio in queste ultime due città saranno utilizzate strutture di proprietà della Asl e la loro attivazione potrebbe essere prevista per il 2009.

I servizi con una équipe decentrata opereranno sul territorio, un lavoro di maggior contatto che consentirà di potenziare l’attività di prevenzione portata avanti dal Servizio e di rispondere meglio alle esigenze della popolazione.

La responsabile del Serd, Danila Grazzini, ha ringraziato la direzione aziendale per aver approvato la proposta di offrire un servizio ai cittadini all’interno di poliambulatori. È stata lei a indicare il numero degli utenti che faranno riferimento alle varie strutture cittadine. «In via Monte Grappa – ha detto – saranno serviti circa 200 utenti e stimiamo che al giorno ci sia un accesso di circa 30/40 persone, mentre circa 300 faranno capo alla sede di Via Zanfarino e 350 a San Camillo, dove la distribuzione del farmaco cesserà non appena saranno pronti i centri di Sorso e Porto Torres».

«L’obiettivo è quello di fare prevenzione e dare una risposta adeguata alle aspettative degli utenti – ha detto Marcello Acciaro, direttore sanitario dell’Asl – l’idea del decentramento è data anche dalla necessità di raggiungere un numero elevato di utenti sul territorio, soprattutto di quelli che evitavano la struttura di Via Bottego per via della sua fama di distributore di metadone».

I centri distrettuali si occuperanno prevalentemente di prevenzione, cura e riabilitazione delle dipendenze patologiche da sostanze e non. Ogni struttura si occuperà dell’attività di accoglienza e presa in carico dell’utente e dei suoi familiari, dell’attività di screening, prevenzione e partecipazione alla cura delle patologie correlate all’uso di sostanze, della diagnosi multidisciplinare e della formulazione di un progetto terapeutico individualizzato. A queste si aggiungono le attività di sostegno e counseling, di riabilitazione, di prevenzione e promozione alla salute, di riduzione del danno. L’apertura delle sedi distrettuali vedrà gli operatori impegnati sul territorio in forte collaborazione con le scuole e le istituzioni locali.