Logo Regione Autonoma della Sardegna
SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA
sardegnasalute  ›  approfondimenti  ›  farmaci  ›  farmaci anti reflusso

I farmaci inibitori della pompa protonica

Sono medicinali efficaci usati principalmente nella cura di malattie legate all'eccesso di acido nello stomaco, fra cui l'ulcera gastrica e duodenale e la malattia da reflusso gastroesofageo (che molti chiamano impropriamente "ernia iatale").
In Italia - ultimamente - la spesa per questi farmaci è più che raddoppiata così che gli inibitori di pompa protonica sono diventati i leader della classifica dei primi 10 sottogruppi di farmaci a maggior spesa.
Anche per questa ragione, è importante che la prescrizione di questi medicinali sia appropriata, in altre parole che tenga conto sia degli aspetti "clinici" (legati al problema sofferto dal malato) sia di quelli che riguardano il Sistema sanitario nel suo complesso: suggerendo di preferire i prodotti più economici a parità di efficacia i cittadini possono raggiungere l'obiettivo di un contenimento della spesa sanitaria, indirizzando le risorse verso altri obiettivi di salute.
Cosa sono, a cosa servono e come si prendono
Usati nella cura dell'ulcera, del reflusso gastroesofageo e per prevenire i danni associati all'assunzione di farmaci antinfiammatori, sono commercializzati in capsule o compresse.
Sono ben tollerati?
Sono medicinali ben conosciuti e collaudati: è importante però che il paziente segnali al medico qualsiasi problema di salute sembri associato all'assunzione del farmaco.
Gli inibitori della pompa protonica in commercio
Gli inibitori della pompa protonica in commercio sono cinque: al capostipite, l'omeprazolo, si sono aggiunti negli anni quattro "farmaci copia", sovrapponibili come efficacia e tollerabilità.
Il lansoprazolo
È il prodotto più economico, in grado di rendersi utile nella cura di gran parte delle malattie più frequenti per le quali gli inibitori di pompa protonica sono consigliati.