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SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA
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Indicazioni del Ministero

Il Ministero della Salute ha definito la pianificazione delle attività vaccinali e ha individuato le varie categorie che dovranno essere vaccinate:
- personale sanitario e socio-sanitario, personale delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile, personale del corpo nazionale dei vigili del fuoco del Ministero dell’Interno, personale delle forze armate, personale che assicura i servizi pubblici essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazioni secondo piani di continuità predisposti dai datori di lavoro o per i soggetti autonomi dalle Amministrazioni competenti, donatori di sangue periodici;
- donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza, donne che hanno partorito da meno di 6 mesi o, in loro assenza, la persona che assiste il bambino in maniera continuativa;
- portatori di almeno una delle condizioni di rischio di cui al comma 2 dell’art. 1 dell’Ordinanza 11 settembre 2009, nonché i soggetti fino a 24 mesi nati gravemente pretermine;
- bambini di età superiore a 6 mesi che frequentano l’asilo nido, minori che vivono in comunità o istituzionalizzati;
- persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni, non incluse nei precedenti punti, sulla base degli aggiornamenti della scheda tecnica autorizzativa dell’EMEA;
- persone tra i 18 e i 27 anni non incluse nei precedenti punti.


Il Ministero della Salute ha dato indicazioni alle Regioni sull’individuazione del Centro Unico Regionale di stoccaggio dei vaccini.
È imminente la disponibilità del primo quantitativo del vaccino A(H1N1)v da destinare in maniera prioritaria ai soggetti a rischio per patologia, alle donne in gravidanza al secondo o terzo trimestre e agli operatori sanitari.

Le dosi di vaccino previste per i cittadini italiani, prodotte dalla Novartis, sono 8.600.000, di queste, circa 1,5 milioni di dosi saranno destinate agli operatori dei servizi essenziali e 6,5 milioni circa, ai soggetti a rischio per patologia.

Questa fornitura sarà ripartita fra le Regioni in ragione percentuale, tenuto conto che la vaccinazione dovrà essere offerta, secondo i programmi, al 40% della popolazione residente.
Entro la metà di dicembre dovrebbe essere disponibile un secondo quantitativo di vaccini di circa 10 milioni di dosi.

I programmi nazionali prevedono la vaccinazione di 24 milioni di individui, per un totale di 48 milioni di dosi. La totale mancanza di protezione immunitaria nei confronti del virus A(H1N1)v da parte della popolazione comporta la somministrazione, a distanza di tre settimane circa, di una dose di richiamo.


Consulta il sito del Ministero della Salute