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La malattia e i sintomi clinici dell'influenza da virus A H1N1

Il nuovo virus A(H1N1)v è un virus di derivazione suina adattatosi all’uomo in seguito a fenomeni di "riassortimento” è diventato trasmissibile da persona a persona. La nuova influenza A(H1N1)v è una infezione virale acuta dell’apparato respiratorio con sintomi simili a quelli classici dell’influenza invernale.

La trasmissione interumana del virus dell'influenza si verifica per via aerea attraverso gocce respiratorie emesse con tosse e starnuti, ma anche per via indiretta per contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
La nuova influenza A(H1N1)v non ha rilevato una maggiore gravità rispetto alla comune influenza invernale. I sintomi della nuova influenza sono: cefalea, febbre, tosse, faringodinia, astenia, malessere generale. In alcuni pazienti si sono manifestati anche nausea, vomito e diarrea.

In maniera analoga all’influenza invernale si possono verificare delle complicanze quali bronchite e polmonite soprattutto in soggetti anziani, pazienti affetti da patologie croniche e immunodepressi. Sono considerati a rischio di complicanze anche le donne in gravidanza e i bambini al di sotto dei due anni di età.

L’influenza non viene trasmessa attraverso il cibo, non vi è rischio di infezione con il consumo di carne suina. Soggiornare in ambienti con scarso ricambio d’aria può aumentare il rischio di contrarre la nuova influenza.
I soggetti malati sono da considerarsi potenzialmente contagiosi per tutto il periodo in cui manifestano i sintomi, generalmente per 7 giorni dall’inizio della comparsa. I bambini, specialmente quelli più piccoli, possono potenzialmente diffondere il virus per periodi più lunghi.

La diagnosi d’influenza da virus A(H1N1)v si effettua solo su base clinica, tenendo conto che nei bambini i sintomi sono meno specifici (irritabilità, pianto, inappetenza) e la febbre è spesso assente nei lattanti.

Chi contrae il virus, per evitare il contagio dovrebbe stare a casa a riposo per almeno 7 giorni dalla comparsa dei sintomi o fino a 24 ore dalla loro scomparsa, ed evitare il più possibile il contatto con altre persone. È importante non recarsi al lavoro, a scuola, evitare i luoghi affollati, non mettersi in viaggio durante la fase acuta della malattia, bere molti liquidi (acqua, succhi di frutta, bevande, brodo), coprire naso e bocca durante gli starnuti, lavarsi le mani frequentemente.

La terapia della nuova influenza non è diversa da quella della influenza invernale. L’automedicazione con farmaci antivirali è fortemente da sconsigliare. E’ possibile invece assumere al bisogno i comuni farmaci antipiretici come paracetamolo e antidolorifici, sempre su consiglio del medico curante.