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SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA
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I periodi prolungati di siccità

fenomeni climatici
La siccità è una condizione meteorologica naturale e temporanea in cui si manifesta una sensibile riduzione delle precipitazioni rispetto ai valori attesi (ossia i valori normali di precipitazione) tale da determinare, in relazione alla durata e severità del fenomeno, significativi impatti sull’ambiente, sulla salute della popolazione, sulla società e sull’economia di un territorio.
Il fenomeno della siccità è sempre più marcato in molte parti del mondo e, soprattutto nei paesi sottosviluppati, oltre ad essere la causa di gravi problematiche sanitarie, è il motivo di disordini e conflitti sociali che perdurano da tanti anni, dovuti alla difficoltà o, in taluni casi, all’impossibilità di accesso all’acqua potabile.
Condizioni di grave siccità si stanno verificando anche in Italia, in particolare nelle aree meridionali del Paese, con picchi critici nelle stagioni estive in cui all’assenza delle precipitazioni si affianca l’aumento della domanda idrica soprattutto nelle aree costiere ad alta frequentazione turistica. La drammatica riduzione della disponibilità di acqua è anche una preoccupazione nelle regioni del Nord Italia a causa dello scioglimento dei ghiacciai alpini, che rappresentano la grande riserva di acqua dolce.
Lo scenario legato ai cambiamenti climatici, con la diminuzione delle precipitazioni e l’aumento delle temperature, unitamente al crescente fabbisogno idrico delle attività produttive (agricoltura, allevamento, industria) sta aggravando i fenomeni di scarsità d’acqua nelle regioni già colpite da fenomeni di siccità in cui, peraltro, si verificano più frequentemente il sovrasfruttamento delle falde acquifere e il deterioramento della qualità dell’acqua in arrivo agli impianti di potabilizzazione.

L’accurata conoscenza delle caratteristiche del fenomeno della siccità rappresenta un elemento essenziale per valutarne gli effetti sull’ambiente, sulla salute della popolazione e sugli aspetti socio-economici di un territorio, e per intraprendere l’adeguata pianificazione e l’organizzazione di efficaci interventi di mitigazione delle ripercussioni causate da tali eventi climatici.

Tra gli indicatori di eventi estremi maggiormente utilizzati per rilevare i periodi siccitosi vi è l’indice di giorni consecutivi senza pioggia (CDD – Consecutive Dry Days). Secondo il rapporto Benessere equo e sostenibile in Italia dell’ISTAT (BES 2023), nel 2023 i giorni consecutivi senza pioggia a livello nazionale hanno raggiunto il valore di 29 giorni (+5,5 gg rispetto alla mediana del periodo climatico). A livello regionale (Figura 1) le anomalie più elevate dell’indice hanno interessato Veneto ed Emilia-Romagna (+8), Campania (+7,5) e Toscana (+7). Rispetto all’anno precedente si nota un aumento del fenomeno in varie regioni del Sud (Campania, Puglia, Basilicata e Calabria) e un segnale opposto in altre aree, con una forte riduzione soprattutto in Sardegna (da +25 a -15).

Un altro indice statistico largamente utilizzato a livello nazionale e internazionale per monitorare la siccità a diverse scale temporali è l’SPI (Standardized Precipitation Index), che fornisce un'indicazione sulla relazione tra la quantità di precipitazione caduta in un determinato intervallo di tempo e le caratteristiche climatiche di una determinata area, consentendo così di definire se la località monitorata è affetta da condizioni di siccità oppure no. Valori negativi di SPI indicano una precipitazione minore rispetto alla climatologia di riferimento, ossia condizioni siccitose più o meno estreme. Valori positivi, invece, indicano una precipitazione maggiore rispetto alla climatologia di riferimento, ossia condizioni umide.
Per quanto riguarda il territorio regionale della Sardegna, il servizio di monitoraggio della siccità del Dipartimento Meteoclimatico dell’ARPAS fornisce il monitoraggio quantitativo del verificarsi di condizioni di siccità nel territorio regionale, aggiornato con cadenza decadale e mensile, basato su diversi indicatori. I bollettini riportano, tra l’altro, le mappe dell’indice SPI per diverse aggregazioni temporali.

Figura 2: mappe regionali dell’indice SPI a diversa scala temporale [file pdf]

La siccità è un problema molto complesso e alcuni aspetti di questo fenomeno sono evidenti, come ad esempio la riduzione dei livelli idrici, la minore produzione di derrate alimentari specialmente nel comparto agricolo, la minore produzione dei pascoli e delle foreste, nonché l’incremento del rischio di incendi boschivi, l’aumento del tasso di mortalità del bestiame e della fauna selvatica, i danni all’habitat ittico, ecc..
Altri effetti, invece, sono indiretti e le ripercussioni si possono manifestare con una certa latenza, come ad esempio l’aumento della concentrazione di alcuni inquinanti nei fiumi, nei bacini e nelle falde, l’incremento della salinità delle acque di falda a causa del cuneo salino (ossia la risalita dell’acqua del mare nelle falde acquifere dell’entroterra.
Da ciò può derivarne anche un incremento dei prezzi dei generi alimentari a causa della riduzione dei profitti per gli agricoltori e per l’industria agroalimentare e, in certi casi particolarmente critici, la generazione di forme di conflittualità all’interno della società che si intensificano di fronte alla riduzione significativa delle risorse idriche.

Figura 3 - impatti diretti ed indiretti agli ecosistemi ed alle attività antropiche causati dalla siccità e dalla riduzione della risorsa idrica [file pdf]

Oltre agli impatti ambientali, economici e sociali, i periodi prolungati di siccità determinano numerose implicazioni sanitarie che possono comportare effetti indiretti a lungo termine non sempre facili da anticipare o monitorare.
Gli impatti della siccità sulla salute pubblica sono distribuiti in modo non uniforme tra i Paesi, tra i territori all’interno dei Paesi e all’interno dei gruppi di popolazione, aggravando le disuguaglianze sociali esistenti. Le differenze di esposizione e vulnerabilità della popolazione rispetto ai rischi sanitari legati alla siccità di solito derivano da fattori non climatici, come lo stato socioeconomico degli individui e gli effetti spesso ricadono in modo sproporzionato su bambini, anziani, donne in gravidanza, pazienti cronici, lavoratori che operano all’aperto, individui emarginati e persone povere.

Di seguito si riassumono le principali implicazioni della siccità sulla salute pubblica:

• Deterioramento qualitativo dell’acqua potabile e aumento della frequenza delle malattie infettive [file pdf]
• Insicurezza alimentare e malnutrizione [file pdf]
• Malattie trasmesse da vettori [file pdf]
• Malattie respiratorie [file pdf]
• Salute mentale e comportamentale [file pdf]

Monitoraggio della siccità in ambito nazionale e regionale
Lo stato di severità idrica a scala nazionale - ottenuto considerando la situazione media in ciascun Distretto idrografico - viene identificato attraverso la seguente scala: normalità, severità bassa, severità media, severità alta.

Figura 4 - stato di severità idrica a scala nazionale al 23.02.2024 [file pdf]

Al seguente link è possibile consultare i materiali relativi allo stato di severità idrica a scala nazionale:
https://www.isprambiente.gov.it/pre_meteo/idro/SeverIdrica.html#PrevStag
Relativamente al territorio della Sardegna, al seguente link è possibile consultare i Report sullo stato di Severità Idrica predisposti dall’Osservatorio Distrettuale del Distretto Idrografico della Sardegna:
https://autoritadibacino.regione.sardegna.it/severita-idrica/
In Sardegna, il problema della siccità rappresenta uno dei rischi naturali maggiori per il territorio. Il sistema centralizzato di monitoraggio e di gestione multisettoriale dei bacini idrici della Sardegna, coordinato dall’Agenzia regionale del Distretto Idrografico della Sardegna (ADIS), in collaborazione con l’Ente Acque della Sardegna (ENAS), permette di programmare la destinazione delle risorse idriche, con l’obiettivo di garantire la disponibilità di acqua per usi civili anche nelle annate siccitose.

Con cadenza mensile, il “Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione delle siccità” della Direzione generale ADIS emette un “Bollettino dei serbatoi artificiali del sistema idrico multisettoriale della Sardegna" con i valori degli indicatori di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità per ciascun invaso dell’isola. Ciò consente di valutare i rischi e introdurre la siccità nella pianificazione generale al fine di avviare una gestione proattiva di tale evento estremo. La disponibilità di una elevata capacità potenziale dei bacini in Sardegna rappresenta un importante punto di forza per il sistema di acque interne sia per usi civili e sia per usi irrigui.

E’ da sottolineare che, in Sardegna, una forte criticità è rappresentata dalle ingenti perdite dalle reti idriche che, in ambito civile, soprattutto quando associate a periodi di siccità, in molti Comuni comportano restrizioni nell’erogazione dell’acqua, con evidenti disagi per la cittadinanza. Secondo i dati ISTAT (BES 2023), la Sardegna è la quarta regione italiana con la più alta percentuale di perdite idriche nelle reti comunali, pari al 52,8%, a fronte del valore medio nazionale pari al 42,4%.

Suggerimenti e misure da adottare in caso di carenza idrica
E’ opportuno mettere in atto piccoli gesti quotidiani, finalizzati al risparmio della risorsa idrica, anche quando questa è disponibile. Questo è fondamentale per acquisire le modalità di razionalizzazione dei consumi e di riduzione degli sprechi, indispensabili per affrontare in modo ottimale i lunghi periodi di siccità severa.
Al riguardo, nell’ambito del tema “Risparmio e tutela dell’acqua come principale risorsa naturale” sono stati trattati i suggerimenti per il risparmio idrico in ambito domestico.

In questa sede vengono riportati i suggerimenti più importanti di risparmio d’acqua in caso di carenza della risorsa idrica, già trattati nel suddetto tema e le misure comportamentali da adottare durante i periodi prolungati di siccità.

• Rispettare sempre le restrizioni locali sull’uso dell’acqua durante un periodo di siccità. Contattare il servizio idrico integrato e/o l’amministrazione locale per informazioni aggiornate e consigli specifici.
• Fare un uso estremamente accorto dell'acqua fornita dalle reti idriche ed impiegare l'acqua esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico-sanitari.
• Fare un controllo periodico della rete idrica domestica chiudendo tutti i rubinetti e verificando se il contatore dell’acqua è fermo. In caso contrario è presente una perdita che deve essere prontamente individuata e riparata per evitare gli sprechi.
• Fare una scorta sufficiente d’acqua per far fronte ad eventuali periodi prolungati di sospensione dell’erogazione dell’acqua di rete:
- conservare almeno due litri d’acqua potabile al giorno per ciascun componente del nucleo familiare. Il fabbisogno d’acqua varia in relazione all’età, allo stato di salute e alle condizioni climatiche. Oltre all’acqua potabile è necessario conservare l’acqua per gli usi alimentari.
• Igiene personale:
- Fare brevi docce invece di utilizzare la vasca da bagno. Aprire il rubinetto solo per bagnarsi e insaponarsi e poi di nuovo per risciacquare.
- Evitare di lasciare scorrere l'acqua mentre ci si lava i denti, o ci si insapona le mani o durante la rasatura.
- Evitare di tirare lo sciacquone inutilmente. Smaltire fazzoletti e altri rifiuti simili nella spazzatura anziché nel WC.
• Lavaggio di indumenti:
- Azionare la lavatrice solo quando è a pieno carico e possibilmente utilizzando programmi di lavaggio brevi che utilizzano meno acqua possibile.
• In cucina:
- Utilizzare la lavastoviglie solo a pieno carico e impostare la funzione di lavaggio che utilizza meno acqua.
- Lavare i piatti a mano riempiendo due contenitori: uno con acqua saponata e l'altro con acqua pulita per il risciacquo.
- Pulire frutta e verdura in un contenitore pieno d'acqua e con del bicarbonato, anziché con acqua corrente.
- Evitare di sprecare l'acqua aspettando che diventi calda e, nell’attesa, raccogliere l’acqua fredda per altri usi come annaffiare le piante, o scaldarla sul fornello o nel microonde per raggiungere la temperatura desiderata.
- Non risciacquare i piatti prima di metterli nella lavastoviglie e rimuovere solo le particelle più grandi di cibo.
- Evitare l'uso di acqua corrente per scongelare carne o altri alimenti congelati. Scongelare il cibo durante la notte nel frigorifero o utilizzare l'impostazione di scongelamento del forno/microonde.
- Riutilizzare l'acqua di cottura della pasta o del lavaggio di frutta e verdura per sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie o per annaffiare le piante (se non è salata).
• Cura del verde:
- Controllare il livello di umidità del terreno con una vanga o un cacciavite. Non è necessario irrigare se il terreno è ancora umido.
- Se necessario, irrigare il prato al mattino presto o la sera tardi, quando le temperature sono più fresche.
- Irrigare il giardino in diverse sessioni brevi anziché in una lunga, in modo che il tuo prato assorba meglio l'umidità ed eviti il deflusso.
- In condizioni di siccità estrema, evitare di irrigare i prati a favore della conservazione di alberi e grandi arbusti.
- Ove possibile, utilizzare l'acqua piovana per l’irrigazione e per il lavaggio delle aree esterne se questa è stata precedentemente raccolta in appositi contenitori.
• Evitare o ridurre al minimo indispensabile il lavaggio di auto e piazzali. Non utilizzare acqua potabile per questi usi.
• In caso di sospensione dell’erogazione dell’acqua
- spegnere lo scaldabagno elettrico e riaccenderlo dopo che è stata ripristinata l’erogazione dell’acqua per evitare danni alle resistenze di riscaldamento;
- appena ripristinata l’erogazione dell’acqua, evitare di usare lavatrice, lavastoviglie e scaldabagno fino al ritorno della normalità, perché l’acqua potrebbe essere torbida per la presenza di particelle in sospensione.


Link utili per approfondimenti
- Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (APAT), 2006. Linee guida per l’individuazione delle aree soggette a fenomeni di siccità.
- Dipartimento della Protezione Civile. In caso di crisi idriche.
- Drought Central – Osservatorio Siccità
- ENEA. Acqua: siccità, i 20 consigli ENEA per il risparmio idrico (ed energetico)
- ISS. Cianobatteri e balneazione.
- ISPRA. Lo stato di severità idrica a scala nazionale.
- ISPRA. Bollettino siccità.
- ISPRA. Annuario dei dati ambientali. Risorse idriche e bilancio. Siccità idrologica.
- ISTAT, 2022. BES 2022. Il benessere equo e sostenibile in Italia.
- Ministero della Salute. Linee di indirizzo su ondate di calore e inquinamento atmosferico
- Regione Autonoma della Sardegna.. Metodi e strumenti per la strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Allegato 1 alla Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici.
- Regione Autonoma della Sardegna. Autorità di Bacino. Report Stato di Severità Idrica.
- Regione Autonoma della Sardegna. Autorità di Bacino. “Bollettini invasi"
- Sardegna ARPA. Monitoraggio della siccità.
- WHO - Climate and Health country profile – Italy


Informazione a cura dell'Urp della Sanità

ultimo aggiornamento 19 giugno 2024