Logo Regione Autonoma della Sardegna
SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA
sardegnasalute  ›  approfondimenti  ›  sicurezza alimentare  ›  biotossine  ›  la prevenzione sanitaria nell'isola

La prevenzione sanitaria nell'Isola

Non essendo possibile prevedere con certezza le dinamiche di sviluppo delle microalghe potenzialmente tossiche presenti lungo le zone costiere, le misure di prevenzione delle patologie umane associate alla presenza di biotossine marine nei molluschi bivalvi filtratori e in altri animali utilizzati per l'alimentazione umana sono essenzialmente basate sulla applicazione puntuale e rigorosa delle misure di sorveglianza e di vigilanza previste dai Piani regionali di settore predisposti dall'Assessorato Regionale alla Sanità a tutela della salute dei consumatori.

I Piani di Sorveglianza
Nella Regione Sardegna sono infatti operanti nel settore della molluschicoltura due Piani coordinati dal Dipartimento di Prevenzione dell'Assessorato alla Sanità e attuati, sulla base delle rispettive competenze, dai Servizi Veterinari e Medici delle Aziende Sanitarie Locali, dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna e dal Dipartimento di Botanica e Ecologia Vegetale dell'Università di Sassari.
Il Piano di Sorveglianza periodica delle zone di produzione e stabulazione dei molluschi bivalvi prevede, relativamente agli aspetti biotossicologici, il controllo delle popolazioni algali potenzialmente tossiche eventualmente presenti nelle zone acquee utilizzate per l'allevamento dei molluschi bivalvi e la ricerca e quantificazione delle tossine algali nei molluschi bivalvi vivi ancora in allevamento, con prelievi almeno quindicinali di acque e molluschi, mentre il Piano di Vigilanza e Controllo sanitario alla produzione e commercializzazione dei molluschi bivalvi ha come obiettivo prioritario la verifica del rispetto dei requisiti microbiologici, chimici e biotossicologici prescritti per questi prodotti dalla normativa vigente sia in fase di produzione che di commercializzazione, in maniera da coprire l'intera filiera produttiva ed evitare che prodotti non idonei all'alimentazione umana possa essere causa di patologie nel consumatore.
Tali attività di prevenzione e controllo trovano ulteriore ragione per una puntuale e rigorosa applicazione nella possibilità che forme cistiche di resistenza possano sopravvivere per tempi lunghi sui fondali o essere trasportate dalle correnti in acque non contaminate e, in condizioni favorevoli di sviluppo, riprendere la fase germinativa (fioritura) e la produzione di tossine.

Gli esami clinici
Le analisi di laboratorio sui molluschi bivalvi vivi ai fini della determinazione delle tossine algali vengono effettuati dal Dipartimento di Igiene degli Alimenti dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna sui campioni prelevati dai Servizi Veterinari e Medici delle Aziende sanitarie locali della Sardegna sia in fase di produzione che di commercializzazione, mentre la determinazione della eventuale presenza di fitoplancton tossico o potenzialmente tossico viene effettuata dal Dipartimento di Botanica e Ecologia vegetale dell'Università di Sassari in campioni di acque prelevati dalle zone di produzione e stabulazione.
Relativamente alle metodiche analitiche utilizzate per la rilevazione delle biotossine algali, il Decreto Ministero Salute 16 maggio 2002 (G.U. n. 165 del 16/07/2002) e la recente normativa comunitaria di settore definiscono i tenori massimi e le metodiche di analisi delle biotossine algali nei molluschi bivalvi vivi, echinodermi, tunicati e gasteropodi marini.
Per il complesso di tossine del tipo DSP e per le tossine del tipo PSP il metodo diagnostico di riferimento è attualmente il test biologico su topi (mouse test), mentre per le tossine del tipo ASP il metodo di riferimento è di tipo chimico (HPLC). Per le tossine del tipo P.S.P. è stato recentemente messo a punto un metodo A.O.A.C. che potrà essere utilizzato in sostituzione del test biologico.

Cautela nell'acquisto
Nella nostra Regione il sistema di prevenzione e controllo è risultato in questo settore particolarmente efficiente: tutti gli episodi di tossicità dei mitili sono stati puntualmente evidenziati.
Tuttavia, sebbene i continui e accurati controlli sanitari effettuati nella nostra Regione dai Servizi Sanitari pubblici, in particolare dai Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali e dall'Istituto Zooprofilattico, sia sul prodotto locale che su quello proveniente da altre Regioni o Paesi (prodotto di importazione) offrano ampie garanzie di tutela della salute dei consumatori, questi ultimi non devono mai acquistare e consumare cozze e altri frutti di mare di dubbia origine e provenienza (verificare sempre l'etichettatura ) ma esclusivamente presso esercizi di vendita autorizzati e controllati dal Servizio Veterinario delle Aziende Sanitarie Locali.