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Contributi sterilizzazione colonie feline

gatto veterinaria
ORISTANO, 20 GIUGNO 2024 – L’azienda socio-sanitaria oristanese, capofila regionale nel progetto di prevenzione e lotta al randagismo, vara il piano per la sterilizzazione dei gatti appartenenti alle colonie feline.
Lo fa attraverso una manifestazione d’interesse, proposta dal Dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria, destinata agli enti del terzo settore della Sardegna che si occupano della tutela degli animali d’affezione e di lotta al randagismo, i quali potranno richiedere un finanziamento di 5.000 euro per la sterilizzazione di gatti di sesso femminile e maschile che fanno parte di colonie feline già censite o in via di censimento. A gestire la procedura è il Servizio Anagrafe canina e Igiene urbana della Asl 5 di Oristano, diretto dal veterinario Giuseppe Sedda.

Nello specifico, potranno presentare domanda le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le cooperative sociali già iscritte nei registri regionali e trasmigrate nel registro nazionale del terzo settore (Runts), che per statuto svolgono attività di tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo, e le cooperative sociali che si occupano esclusivamente di randagismo.

Ogni ente potrà inviare una sola domanda all’indirizzo PEC anagrafe.canina@pec.asloristano.it, come indicato nel bando pubblicato nell’Albo pretorio, all’interno della sezione “Comunicazioni, avvisi e manifestazioni di interesse”, del sito www.asl5oristano.it al seguente link:
https://www.asl5oristano.it/ap/iniziativa-regionale-per-la-lotta-al-randagismo-manifestazione-dinteresse-finalizzata-allassegnazione-dei-finanziamenti-destinati-agli-enti-del-terzo-settore-per-il-controllo-demog/

I soggetti interessati potranno inoltrare la domanda a partire dalle ore 12.00 di oggi, venerdì 21 giugno, fino alle ore 12.00 di venerdì 28 giugno, secondo una procedura a sportello telematico: i finanziamenti verranno erogati in ordine di arrivo della domanda, fino ad esaurimento delle risorse. Gli stanziamenti dovranno essere rendicontati entro i 14 mesi successivi, pena la restituzione delle somme versate.


LE ALTRE MISURE DEL PROGETTO

Oltre al controllo delle colonie feline, sono altre due le misure inserite nel progetto regionale di prevenzione guidato dalla Asl oristanese.

La prima misura, per la quale è già stato pubblicato il bando, prevede la sterilizzazione dei cani padronali: possono accedervi i nuclei familiari con Isee pari o inferiore a 15.000 euro o comunque quelli nei quali sia presente un soggetto diversamente abile.

La seconda misura riguarda invece la sterilizzazione dei cani rurali e zootecnici, ossia i cani da pastore addetti alla guardia delle greggi o delle aziende agricole, ed ha la finalità di prevenire il fenomeno del “vagantismo”: gli animali non custoditi che, specie in branco, possono attaccare le persone e gli altri animali, causando ingenti danni, oppure alimentare il fenomeno del randagismo nei centri urbani, creando problemi sanitari e di igiene pubblica.


«Quello del randagismo è un fenomeno che ha pesanti ricadute in termini sociali, economici e soprattutto sanitari, in quanto i randagi solo veicolo di zoonosi, malattie trasmesse dagli animali, e infezioni come echinococcosi, ancora molto diffusa – afferma Giuseppe Sedda, responsabile del Servizio Anagrafe canina e Igiene urbana – Si tratta di un problema accentuato soprattutto nelle campagne, dove avvengono spesso accoppiamenti incontrollati fra cani rurali e non c’è un adeguato controllo delle nascite, con l’effetto di produrre cucciolate destinate a finire nei canili».

Un passo avanti importante, nella lotta al randagismo, si sta compiendo grazie alle operazioni di anagrafatura canina messa in campo dai veterinari Asl: la microchippatura avviene tutti i giovedì a Oristano città e con giornate ad hoc nei vari comuni della provincia. Un’operazione capillare, che permette di microchippare, nella sola provincia di Oristano, circa 5.000 cani all’anno, evitando così che gli animali iscritti all’anagrafe, quindi con un proprietario identificabile, possano essere abbandonati e finiscano nei canili o nei branchi di randagi.