SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA
Il lansoprazolo
Il lansoprazolo è stato il primo - fra gli IPP oggi in commercio - disponibile come farmaco generico o "equivalente" (da dicembre 2007 ha perso il brevetto anche l’omeprazolo ed è quindi disponibile il generico con un prezzo simile a quello del lansoprazolo) e per questo motivo il suo costo è largamente inferiore a quello di tutti gli altri farmaci della famiglia a cui appartiene.
Se usato come farmaco di prima scelta - e alle dosi opportune - nella cura di queste malattie, il lansoprazolo può comportare pertanto un sensibile risparmio economico.
Il fatto è che le malattie legate all'acido sono disturbi sempre più comuni nella popolazione generale che hanno spesso un andamento cronico, nel senso che tendono ad andare incontro a ricadute frequenti nel corso della vita e quindi rendono obbligatorio il ricorso a cure prolungate e intermittenti. Questo spiega come mai gli IPP, che sono farmaci efficaci m anche dotati di una notevole rapidità d'azione, vengano così largamente prescritti dai medici per questi disturbi.
Non deve perciò sorprendere il fatto che per la loro cura si spendano tanti soldi (nel 2000, oltre 9 miliardi di dollari negli Stati Uniti!) e che in Italia - ultimamente - la spesa per questi farmaci si sia più che raddoppiata sicché gli IPP sono diventati i leader della classifica dei primi 10 sottogruppi di farmaci a maggior spesa.
Né si deve mai dimenticare che il risparmio ottenibile grazie alla prescrizione di farmaci meno costosi, ma di pari efficacia, può avere ricadute vantaggiose sul Sistema sanitario - e dunque sulle tasche dei singoli cittadini - perché permette ad esempio di destinare risorse economiche alla rimborsabilità di nuovi farmaci efficaci, ma particolarmente costosi, dedicati alla cura di malattie di grande rilevanza sociale, come le malattie genetiche o i tumori.
Se usato come farmaco di prima scelta - e alle dosi opportune - nella cura di queste malattie, il lansoprazolo può comportare pertanto un sensibile risparmio economico.
Il fatto è che le malattie legate all'acido sono disturbi sempre più comuni nella popolazione generale che hanno spesso un andamento cronico, nel senso che tendono ad andare incontro a ricadute frequenti nel corso della vita e quindi rendono obbligatorio il ricorso a cure prolungate e intermittenti. Questo spiega come mai gli IPP, che sono farmaci efficaci m anche dotati di una notevole rapidità d'azione, vengano così largamente prescritti dai medici per questi disturbi.
Non deve perciò sorprendere il fatto che per la loro cura si spendano tanti soldi (nel 2000, oltre 9 miliardi di dollari negli Stati Uniti!) e che in Italia - ultimamente - la spesa per questi farmaci si sia più che raddoppiata sicché gli IPP sono diventati i leader della classifica dei primi 10 sottogruppi di farmaci a maggior spesa.
Né si deve mai dimenticare che il risparmio ottenibile grazie alla prescrizione di farmaci meno costosi, ma di pari efficacia, può avere ricadute vantaggiose sul Sistema sanitario - e dunque sulle tasche dei singoli cittadini - perché permette ad esempio di destinare risorse economiche alla rimborsabilità di nuovi farmaci efficaci, ma particolarmente costosi, dedicati alla cura di malattie di grande rilevanza sociale, come le malattie genetiche o i tumori.