Ci sono molte malattie che si manifestano in maniera acuta - l'esempio più classico è costituito dalle infezioni - e che attualmente si possono guarire con l'impiego di farmaci potenti ed efficaci. Non è cosi, almeno per ora, per il diabete mellito. Chi manifesta il diabete, sia di tipo 1 (quello che insorge in età infanto-giovanile) sia di tipo 2 (il cosiddetto diabete dell'adulto) dovrà curarsi per tutta la vita. Questo in generale, perché ci sono delle eccezioni che riguardano le donne cui viene fatta la diagnosi di diabete gestazionale e le persone cui viene fatto un trapianto di pancreas o di insule pancreatiche. Infatti, in generale, le donne con diabete gestazionale, una volta espletato il parto perdono l'intolleranza al glucosio e tornano alla normalità, anche se bisogna ricordare che circa il 30% di esse corre il rischio di mantenere lo stato diabetico permanente e questo perché alla base preesisteva la predisposizione a diventare portatrici di diabete.
Per quanto riguarda invece le persone con diabete cui viene trapiantato il pancreas o cui vengono impiantate le insule pancreatiche dove ci sono le cellule beta che producono l'insulina, si può dire che in molti casi non hanno più la necessità di somministrarsi l'insulina, ma dovranno continuare per tutta la vita ad assumere farmaci per evitare il rigetto dell'organo trapiantato.
Un modo efficace per curare il diabete prevede di evitare, prima di tutto che si manifesti. Parliamo quindi di prevenzione che in effetti si potrebbe attuare solo nei riguardi della maggior parte delle persone che presentano il diabete tipo 2, la cui manifestazione è strettamente correlata ad una scorretta ed eccessiva alimentazione e sedentarietà.
Il trattamento integratoUna volta manifestato il diabete inizia quello che si definisce trattamento integrato, i cui componenti basilari sono: comunicare al paziente e ai familiari la diagnosi, fornire sin dal primo approccio informazioni semplici e chiare sull'alimentazione, far svolgere l'attività fisica terapeutica e attuare la terapia farmacologica.
La terapia farmacologica con l'insulinaL'insulina, un ormone prodotto dalle cellule beta delle isole pancreatiche, è indispensabile per la sopravvivenza nel diabete di tipo 1. Tra i suoi compiti quello di permettere l'ingresso del glucosio dentro le cellule: se questa azione venisse meno il glucosio resterebbe nel sangue e l'organismo non potrebbe vivere.
Gli antidiabetici oraliGli antidiabetici orali sono delle preparazioni farmacologiche che si usano nel diabete di tipo 2 (quello dell'adulto). Una volta stabilita la diagnosi, qualora lo specialista ritenga che il tipo di diabete diagnosticato possa avvalersi della somministrazione di una terapia orale, è fondamentale fornire tutte le informazioni utili per rendere consapevole e anche collaborante il paziente circa l'uso di tali farmaci.
L'alimentazioneL'alimentazione consigliata in caso di diabete si discosta di pochissimo dalle indicazioni fornite alla popolazione che non ha il diabete. Detto questo è importante ricordare che i nutrienti che apportano energia (glucidi o carboidrati, proteine o protidi, grassi o lipidi) devono far parte dell'alimentazione in maniera equilibrata.
L'attività fisicaL'attività fisica ha un effetto terapeutico sui diabetici. I suoi benefici sono infatti molteplici: migliora il trasporto del glucosio dal sangue alle cellule muscolari, ha un'azione positiva sull'apparato cardiovascolare migliora la circolazione riduce l'eccesso di peso e aiuta il mantenimento dei risultati, ha un'influenza positiva sull'umore.
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