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Risparmio energetico (domestico, uffici e negozi)

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Lo studio “Azioni per la riduzione del fabbisogno nazionale di gas nel settore residenziale — it (enea.it)”, elaborato dall’ENEA e presentato a luglio 2022, mette in luce che in Italia il settore residenziale è responsabile di circa il 30% dei consumi finali di energia elettrica e del 12% delle emissioni dirette di CO2 in atmosfera. Questo è dovuto principalmente alla climatizzazione dei locali abitativi e alla produzione di acqua calda sanitaria.

Oltre al sole e al vento, principali fonti energetiche rinnovabili, esiste una “fonte” di energia pulita di grosse potenzialità: il risparmio energetico. Ridurre i consumi di energia significa, non solo spendere meno, ma anche ridurre gli impatti di inquinamento ambientale correlati alla produzione energetica, in particolare se derivante da fonti non rinnovabili, che sono causa, tra l’altro, di pesanti ripercussioni sulla salute dell’uomo e degli animali.

Secondo lo studio ENEA si possono adottare due tipi di interventi di ottimizzazione dei consumi energetici per il settore domestico:

1. Misure amministrative per la riduzione dei consumi per riscaldamento invernale (sistemi a metano) imponibili con provvedimenti normativi:

- abbassamento di 1 °C dei termostati, dai 20° abituali a 19° per ottenere un risparmio medio nazionale del combustibile per riscaldamento domestico del 10,7%;
- riduzione di un’ora al giorno dell’accensione dei sistemi di riscaldamento può contribuire ad una diminuzione del 3,6% del consumo.
- riduzione di 15 giorni del periodo di accensione del riscaldamento
Attuando in contemporanea queste misure il risparmio può arrivare al 17,5%, pari a circa 2,7 miliardi di metri cubi di gas naturale (1,65 miliardi dalla diminuzione di 1°C e 550 milioni dalla riduzione di un’ora giornaliera). Sul fronte delle bollette, queste proposte possono originare un risparmio complessivo annuo, calcolato ai prezzi medi attuali, di circa 178 €/anno per famiglia.

Tali misure amministrative hanno trovato attuazione nel Decreto del Ministero della Transizione Ecologica n. 383 del 6 ottobre 2022. Più in particolare, in relazione alle diverse zone climatiche individuate ai sensi del comma 2 dell’articolo 4 del DPR n.74/2013, l’esercizio degli impianti termici alimentati a gas è consentito con i limiti rappresentati nel sottostante file:
- zone climatiche [file pdf]
Al di fuori dei periodi di cui sopra, in presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale prevedendo, comunque, una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria (Art. 1 comma 6 del predetto Decreto).

2. Misure comportamentali
Sono legate alla modifica delle abitudini di vita quotidiana e si possono dividere in due categorie:
a) Misure comportamentali che richiedono un investimento iniziale:
- Sostituzione di climatizzatori con nuovi modelli ad alta efficienza;
- Installazione di nuove pompe di calore in sostituzione delle vecchie caldaie;
- Sostituzione di elettrodomestici vecchi con nuovi ad alta efficienza;
- Sostituzione delle lampadine ad incandescenza e fluorescenti con LED.

b) Misure comportamentali a costo zero:
- Riscaldamento mediante le stesse pompe di calore usate per il raffrescamento;
- Riduzione dei tempi e/o della temperatura dell’acqua per l’igiene personale;
- Ottimizzazione del carico di lavatrice e lavastoviglie per ridurre il numero di lavaggi;
- Riduzione degli sprechi nell’utilizzo di luci e apparecchiature elettriche

Decalogo di misure per il risparmio energetico in ambito domestico
1) Controllare la temperatura negli ambienti [file pdf]
2) Migliorare la coibentazione dell’abitazione [file pdf]
3) Non lasciare le finestre e le porte aperte a lungo [file pdf]
4) Utilizzare un sistema di contabilizzazione del calore [file pdf]
5) Sostituire la caldaia a gas tradizionale con una caldaia a condensazione [file pdf]
6) Ottimizzare l’uso dei termosifoni [file pdf]
7) Evitare gli sprechi di energia [file pdf]
8) Realizzare impianti per la produzione di energia rinnovabile [file pdf]
9) Sostituire gli apparecchi elettronici vecchi con nuovi ad alta efficienza energetica [file pdf]
10) Risparmiare energia in cucina [file pdf]


Decalogo di misure per il risparmio energetico nelle attività commerciali
1) Spegnere le insegne luminose e le apparecchiature non necessarie in concomitanza con gli orari di chiusura dell’attività commerciale.
2) Ridurre l’intensità luminosa del punto vendita e spegnere o ridurre in modo significativo l’illuminazione in ambienti poco frequentati.
3) Regolare la temperatura ambientale dell’attività commerciale (riscaldamento/raffrescamento) nell’ottica di contenere i consumi.
4) Interrompere la funzione di riciclo dell’aria nelle ore notturne.
5) Tenere chiuse le porte di ingresso per evitare dispersioni termiche in assenza di lame d’aria.
6) Ridurre la temperatura dell’acqua utilizzata all’interno dei locali.
7) Utilizzare in maniera efficiente l’energia elettrica ed il gas naturale per la cottura dei cibi, monitorando i relativi consumi energetici.
8) Utilizzare in modo efficiente le celle e i banchi frigoriferi, attraverso un corretto caricamento degli stessi, limitando le aperture allo stretto indispensabile e sensibilizzando anche la clientela a tal fine.
9) Utilizzare in modo efficiente gli elettrodomestici in dotazione all’attività commerciale.
10) Razionalizzare l’organizzazione del lavoro al di fuori degli orari di apertura al pubblico (pulizie, caricamento banchi, ecc.) al fine di ridurre i consumi energetici.

Decalogo di misure per il risparmio energetico negli uffici
1) Posizionare le postazioni lavorative in modo da sfruttare quanto più possibile l’apporto di luce solare.
2) Utilizzare lampadine LED a basso consumo.
3) Installare sensori di presenza laddove non c’è una frequentazione continua di persone (es. sale riunioni, servizi igienici, ecc.).
4) Regolare correttamente la temperatura di riscaldamento e raffrescamento degli ambienti.
5) Chiudere porte e finestre quando l’impianto di condizionamento è in funzione.
6) Climatizzare solo gli ambienti di lavoro effettivamente occupati e spegnere gli impianti di condizionamento nelle sale non utilizzate.
7) Attivare funzioni di risparmio energetico sul PC e spegnere i dispositivi non necessari. Staccare la presa elettrica degli apparecchi che non sono usati frequentemente ed evitare che questi rimangano in stand-by (es. computer, monitor, wi-fi, stampanti, ecc.). Utilizzare prese multiple per accendere o spegnere contemporaneamente più dispositivi vicini.
8) Utilizzare la stampante il meno possibile prediligendo la stampa in bassa risoluzione. Stampare più documenti in un'unica fase di stampa al fine di limitare il ripetersi del surriscaldamento della stampante.
9) Prediligere i sistemi di archiviazione dati su cloud al fine di ridurre l’utilizzo di datacenter e server sempre accesi e connessi in rete;
10) Effettuare la manutenzione periodica dei dispositivi al fine di evitare sprechi energetici dovuti al mal funzionamento.


Per approfondire:
- I 20 consigli dell'ENEA per il Risparmio Energetico
- Vademecum dell’ENEA “Indicazioni essenziali per una corretta impostazione degli impianti di riscaldamento a gas (enea.it)”
- Misure di risparmio energetico nel settore domestico - ENEA - Dipartimento Unità per l'efficienza energetica
- Le indicazioni ENEA per l’attuazione del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale - ENEA - Dipartimento Unità per l'efficienza energetica)
- Risparmio energetico: i consigli per spendere meno
- Il risparmio energetico nei negozi - ENEA - Dipartimento Unità per l'efficienza energetica
- Il risparmio energetico negli uffici - ENEA - Dipartimento Unità per l'efficienza energetica
- www.enea.it
- www.energie-rinnovabili.net